Essere Arbitro

Attraverso la progettualità “Essere arbitro in campo e nella vita”, realizzata in partnership con l’Associazione Italiana ArbitriAIA, l’Asilo Savoia, Azienda pubblica di servizi alla persona e soggetto promotore fin dal 2016, unitamente alla Regione Lazio, del programma “Talento & Tenacia – Crescere nella Legalità” si pone l’obiettivo di concorrere ai processi di coesione ed integrazione sociale di adolescenti e giovani in situazione di difficoltà o a rischio di svantaggio sociale, senza distinzioni di nessun genere. In questo senso la figura e il ruolo dell’arbitro, oltre a sintetizzare in maniera efficace ed iconica tutti gli aspetti e i valori positivi connessi allo sport, può infatti rappresentare un punto di riferimento ed un esempio da seguire con riguardo ad obiettivi di responsabilizzazione, affermazione della propria personalità e senso del dovere. Nell’ambito delle attività statutarie che l’Asilo Savoia realizza nella Città di Roma e sul resto del territorio regionale, si individuano quali potenziali destinatari della presente progettualità le seguenti popolazioni target di riferimento:

Gli obiettivi sono stati i seguenti:

  • acquisire la coscienza dell’importanza del rispetto delle regole, delle norme e dei principi comportamentali nella comunità sociale e applicarle sul campo di gioco;

  • apprendere i valori che stanno alla base della convivenza civile, nella consapevolezza di essere titolari di diritti e di doveri e nel rispetto degli altri sul campo e fuori;

  • far apprendere la consapevolezza del termine legalità non solo come stretta osservanza e rispetto delle norme giuridiche, ma anche di quelle comportamentali, che pur non scritte, contribuiscono a renderci cittadini corretti e rispettosi verso la propria comunità;

  • imparare a valutare con senso critico i vari punti di vista dell’altro evitando qualsiasi forma di violenza (fisica e psicologica) quale strumento di soluzione per prevalere sull’altro, ed imparare a confrontandosi e spiegare i motivi di decisioni o punti di vista;

  • far capire la difficoltà dell’applicazione delle regole da parte di chi è chiamato a farle rispettare, l’infondatezza e/o l’abbandono della logica della corruzione di base, l’eticità necessaria per essere affidatari di tale compito, ed applicarlo con assenza di qualsiasi forma di prevaricazione e con l’utilizzo di metodi civili e del buonsenso;

  • integrare i percorsi formativi di adolescenti e giovani in situazione di difficoltà sociale e/o economica promuovendone l’inserimento lavorativo nel mondo dello sport;

  • concorrere ai processi di responsabilizzazione e di protagonismo giovanile nel mondo dello sport;

  • migliorare tra le giovani generazioni la percezione individuale e collettiva della figura e la complessità del ruolo dell’arbitro;

  • concorrere all’affermazione di una cultura sportiva all’insegna del fair play e dell’accettazione del risultato agonistico.

Al corso, curato organizzativamente dall’Associazione Italiana ArbitriSezione di Roma 1 “Generoso Dattilo, potevano partecipare gratuitamente tutte  le ragazze e i ragazzi di minore o maggiore età ricompresi nelle suddette tipologie di destinatari, purché cittadini dell’Unione europea o cittadini extra comunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno, che abbiano compiuto il 14° anno di età.

Al termine del corso i candidati hanno sostenuto una prova di ammissione all’esame, che prevede test scritti e orali sul Regolamento del Giuoco del Calcio e una prova di idoneità atletica. Dal momento del superamento dell’esame il candidato diventerà ufficialmente un arbitro dell’Associazione Italiana Arbitri – FIGC e, nei fine settimana successivi, inizierà a svolgere le funzioni di direttore di gara. Durante le prime gare i nuovi associati saranno accompagnati da un tutor che insegnerà le procedure da espletare prima e dopo la gara.

Ai neo arbitri verrà consegnata la tessera federale, che consentirà di assistere alle gare e alle manifestazioni sportive organizzate sotto l’egida della FIGC e sarà inoltre consegnata la relativa divisa. Per gli studenti delle scuole superiori sarà possibile ottenere l’attestato per i crediti formativi scolastici. E’ inoltre previsto un rimborso spese per ogni gara diretta.

Hanno costituito requisiti essenziali per l’ammissione al corso, oltre a quello dell’età non inferiore a 14 anni, l’assenza di condanne penali o altro provvedimento iscritto nel casellario giudiziale, il non essere mai stato sottoposto a DASPO e il possesso del diploma di scuola secondaria di primo grado (ex licenza media) o di titolo superiore. E’ causa ostativa alla partecipazione al corso l’essere stato in precedenza già associato AIA ed aver subito il provvedimento disciplinare di non rinnovo tessera e/o l’aver subito provvedimenti disciplinari o squalifiche superiori a un mese da parte di Federazioni riconosciute dal CONI.

Per i minori di 17 anni è prevista la possibilità del “doppio tesseramento“, ovvero è consentito al contempo giocare come calciatore tesserato e svolgere le funzioni di arbitro.

Per effettuare la pre-iscrizione era sufficiente compilare il fac simile comprensivo della copia fotostatica del documento di identità, del codice fiscale o della tessera sanitaria.

Prima di convalidare la pre-iscrizione verranno organizzati appositi incontri preliminari atti a valutare l’idoneità delle ragazze e dei ragazzi alla partecipazione al corso.

Una volta sostenuto con esito positivo il colloquio di orientamento propedeutico, ai fini della validazione della domanda, sarà necessario consegnare alla Segretaria n. 3 fotografie formato tessera ed effettuare la visita medica gratuita per ottenere il rilascio del certificato di idoneità alla pratica sportiva agonistica. La formalizzazione della domanda, in caso di richiedenti di minore età, è stata effettuata effettuata da chi esercita la responsabilità genitoriale.

ATTIVITA’